Covid-19 e Digitale: come le PMI affrontano la crisi

Vendite online, servizi di delivery, social media, pagamenti digitali: durante il lockdown sono stati l’unico modo per andare avanti e anche ora, nella lunga fase di convivenza con il virus, continuano ad essere fondamentali per le PMI.

I mesi di isolamento a causa del Coronavirus hanno portato le piccole e medie imprese italiane ad accelerare un cambiamento che finora avevano affrontato solo in parte.

La difficoltà conseguente all’emergenza Covid-19 ha posto le aziende d’innanzi l’evidenza che al giorno d’oggi la presenza online è fondamentale.

Abbiamo assistito ad una reazione generale che le ha portate ad investire nel web marketing per aumentare la propria visibilità su Internet, facendo così fronte alla crisi.

Vendere online non è solo una soluzione momentanea, ma un’opportunità per le PMI di raggiungere un maggior numero di potenziali clienti.

La paura di una crisi che per molte di esse poteva essere fatale le ha spinte a sfruttare tutte le possibilità offerte dal digitale per riuscire a sopravvivere.

Come le piccole e medie imprese hanno reagito alla crisi grazie al digitale

Ecco le principali attività online svolte dalle aziende che hanno deciso di convertirsi ed adattarsi per sopravvivere durante e dopo il lockdown.

1. Webinar e dirette social

Webinar e dirette sono ottimi metodi per stare vicini ai clienti, per coinvolgerli e per intrattenerli.

Alcune aziende hanno totalmente trasformato il loro business grazie a questi strumenti: ad esempio le palestre, i musei, i musicisti e molti altri.

Questa tipologia di attività non potendo più essere svolte in presenza sono diventate virtuali. Si è potuto così continuare a fornire un servizio ai clienti ed attirando inoltre nuovi utenti interessati.

Una palestra fino a prima del lockdown poteva contare principalmente su clienti locali, ora grazie a dirette e video può vendere lezioni a molte più persone, anche di altre regioni.

Lo stesso vale per la musica, gli eventi, la formazione e molto altro.

Webinar, video e dirette online non potranno (nella maggior parte dei casi) rimpiazzare definitivamente le attività in presenza, ma potranno aiutare ad ampliare il business coesistendo con queste una volta tornati alla normalità.

2. L’ecommerce

L’ecommerce è stata la mossa vincente delle aziende che lo hanno implementato e sfruttato durante il 2020, gli ecommerce sono stati la colonna portante di molti negozi in questo ultimo anno per combattere l’incertezza dettata dalle continue chiusure.

Chi lo aveva o lo ha velocemente sviluppato ha potuto continuare a vendere online, evitando così di bloccare il proprio business durante il lockdown.

Mai come quest’anno si è compresa la fondamentale importanza di avere un sito ed in particolare, se si vendono prodotti, un ecommerce.

Possedere una piattaforma per la vendita online non è utile solo in momenti come questi, bensì risulta ottimo per ampliare il raggio di vendita anche in futuro: un negozio fisico si limita a vendere alle persone locali o di passaggio, mentre online può raggiungere chiunque.

3. I servizi di delivery

Per sopravvivere al blocco delle attività molti ristoranti, bar ed altre attività si sono organizzate per la consegna a domicilio.

Una scelta indubbiamente azzeccata in quanto hanno potuto continuare a fornire ai clienti prodotti e servizi direttamente a casa.

Questa strategia inoltre li ha aiutati a farsi conoscere maggiormente: garantendo questo servizio sono riusciti a farsi conoscere da nuove persone alla ricerca di food a domicilio.

4. L’aumento dei pagamenti digitali

Secondo molti commercianti durante l’ultimo anno i clienti hanno aumentato i pagamenti contactless per evitare i contanti, alcuni settori mostrano volumi di transazioni elettroniche superiori rispetto al periodo pre-Covid.

Molti negozi ed attività come centri estetici, supermercati, ecc… hanno adottato sistemi di pagamento digitali alternativi al contante, così da permettere ai clienti di pagare più velocemente ed in qualunque momento senza la necessità di utilizzare contanti.

Alla base della digitalizzazione è necessaria una strategia

Realizzare un sito aziendale, un ecommerce, fare pubblicità nei social, non basta.

La tecnologia non è l’unico elemento fondamentale per avere successo online e per vendere, bensì deve avere una chiara strategia sottostante.

Quello che spesso manca è proprio l’approccio strategico alla tecnologia: il digitale è visto come un obbligo, non come un fattore strategico per la crescita del proprio business.

La sfida è integrare questo approccio come strumento per migliorare il modo di fare impresa.


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