Si stima che, mediamente, in un e-commerce qualsiasi ben il 68,53% dei carrelli venga abbandonato prima della conclusione di un acquisto.
Cosa fa desistere i visitatori del vostro e-commerce dal concludere l’acquisto e completare la conversione, una volta trovatisi ad un passo dal premere il pulsante “Conferma”?
Le cause dell’abbandono dei carrelli
Ce lo mostra il sito Statista.com con i risultati della sua ricerca negli Stati Uniti, volta ad indagare le ragioni dietro gli abbandoni del carrello online negli ultimi mesi del 2016:
1. I costi di spedizione
Ancora troppo spesso ci sono negozi online che omettono i costi di spedizione dalle parti più in vista del proprio sito. Così facendo, l’utente le scoprirà solo una volta riempito il carrello e, se non saranno di suo gradimento, abbandonerà l’acquisto senza farsi troppi problemi.
2. Il costo dell’ordine è diventato troppo alto
Prezzi privi di IVA, spese di spedizione aggiuntive per il sud e per le isole, l’esaurimento del prodotto desiderato con la variante più cara (magari solo per aver cambiato il colore), hanno determinato il 72% degli abbandoni del carrello. La parola d’ordine è dunque solo una: trasparenza.
3. Difficoltà nel restituire l’articolo
Chi acquisterebbe un prodotto, magari non proprio economico, senza capire come poterlo restituire o dovendo spendere di tasca propria cifre considerevoli per poterlo fare?
Ecco, anche in questo caso è importante mettere tutto nero su bianco.
4. Mancanza della propria modalità di pagamento preferita
Escludere una modalità di pagamento da quelle disponibili può rappresentare un azzardo. Un publico più giovane o maggiormente diffidente potrebbe ad esempio essere rassicurato dal poter pagare alla consegna dell’ordine (il classico contrassegno). Oppure, una persona particolarmente attenta alla sicurezza potrebbe rinunciare ad acquistare se non si dispone di pagamento via Paypal, da molti considerato (a ragione) più sicuro rispetto ad altri.
5. Perplessità circa la sicurezza
“Il sito internet in cui intendo acquistare è un sito sicuro? Avrò la certezza di ricevere quanto ho pagato senza che i miei dati personali vengano intercettati?”. Queste sono tutte domande lecite che un potenziale cliente può e deve porsi. La mancanza di un certificato SSL che assicuri la sicurezza del sito oppure la totale inesistenza di recensioni online che rassicurino sulla natura dell’e-commerce si posiziona come quinto motivo degli abbandoni del carrello.
Ridurre gli abbandoni dei carrelli: altri consigli
Le cause dell’abbandono dei carrelli possono essere pressoché infinite, senza necessariamente che l’utente se ne renda conto. Se ad esempio si è spostato su un’altra scheda per fare un’altra ricerca, probabilmente chiuderà quella del vostro sito molti minuti o ore dopo senza accorgersene, perché non si ricorderà nemmeno di esser stato in procinto di compiere un acquisto.
Quali sono le tattiche per ridurre questo pericolo?
Diminuire tempi di caricamento del sito
Un sito performante è sempre ben visto dal navigatore, ed eviterà che mentre la pagina del vostro sito si apra, questo si distragga altrove dimenticandosi completamente di voi.
Semplificare il processo di checkout
Compilare un’infinità di campi richiede tempo, e a lungo andare può scoraggiare un acquisto. Cercate sempre di chiedere poche informazioni, se necessario dividendole in più blocchi per farle apparire come meno numerose.
Implementare la chat per l’assistenza immediata
L’utente vuole avere una risposta alle sue domande nel più breve tempo possibile. Nella stragrande maggioranza dei casi non si darà la pena di tirare su la cornetta per chiamarvi o di inviare una email ed aspettare che rispondiate; se il suo acquisto è impulsivo o ha carattere di urgenza, acquisterà da chi gli fornirà le informazioni di cui ha bisogno. Oltre avere sempre delle schede prodotto complete e ricche di tutte le informazioni che possono tornare utili all’acquirente, implementare una chat per l’assistenza in real time vi consentirà di ottenere molte conversioni in più, oltre che dimostrare la vostra affidabiltà agli utenti.
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Ultimo aggiornamento: Novembre 2018